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Un gruppo di ‘amici di bracciata’ chiede più spazi per il nuoto libero nella piscina ‘Gregori’ di Porto d’Ascoli. Portavoce della pacifica richiesta sono Fabio D’Angelo e Fabio Zanni. L’impianto comunale apre alle 8.30 ma, da tempo, gli appassionati reclamano un orario mattutino con inizio delle attività alle 7.30 così da permettere a chiunque di nuotare prima di recarsi a lavoro. Questo prolungamento dei tempi, più volte caldeggiato anche tramite richieste ufficiali e protocollate, non è stato mai recepito per mancanza di personale. A chi fa nuoto libero, cioè il cittadino che vuole recarsi in piscina senza vincoli con società o allenatori, restano pochi orari disponibili se paragonati a quelli di altre piscine. Da qui la petizione che ha raccolto una trentina di firme per ribadire la necessità di un cambio di passo. “Vorremmo segnalare – spiegano i nuotatori - che le ore di apertura della nostra piscina comunale sono veramente troppo poche, e non permettono di usufruirne soprattutto a chi lavora”. La situazione si aggrava di più nei mesi invernali quando le corsie sono utilizzate anche dai ragazzi delle scuole. “Facendo un confronto con le piscine vicine – aggiungono -, che in tutti i casi hanno un bacino di utenza di gran lunga inferiore a San Benedetto del Tronto, siamo il fanalino di coda, ultimi». E i dati raccolti raccontano di 81,50 ore disponibili, in una settimana, nell’impianto di Ascoli; 69 in quello di Fermo; 86 a Massignano; 80 a Grottammare e solo 36 in questo di Porto d’Ascoli. “La nostra bella piscina ristrutturata – commentano D’Angelo e Zanni - è aperta al pubblico la metà di ore di tutte le altre. Crediamo che il costo del personale per incrementare di un paio di ore giornaliere gli orari di apertura, sia poca cosa nel totale della gestione della piscina, ma darebbe la possibilità di tornare a nuotare nella nostra struttura a quei cittadini che attualmente vanno in altre sedi a causa degli orari di apertura e dell’affollamento”. Per i firmatari della petizione una proposta sarebbe di iniziare ad aprire con un’ora di anticipo, dando la possibilità ai lavoratori di andare in piscina prima di recarsi al lavoro, e inoltre eviterebbe l’accavallarsi del nuoto libero con l’arrivo dei ragazzi delle scuole.