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Sul grave fatto delle scritte sessiste e ingiuriose nei confronti di una ragazza comparse sul muro di un istituto scolastico cittadino, c’è stata la dura presa di posizione dei gruppi di minoranza presenti in consiglio comunale ad Ascoli. 

«Abbiamo appreso con indignazione del grave episodio avvenuto presso l’Istituto Tecnico Ragioneria di Ascoli Piceno, dove ignoti hanno imbrattato i muri con scritte volgari e a sfondo sessuale, riportando nome e cognome di una ragazza - si legge nella nota diffusa e firmata dalle consigliere e dai consiglieri del Pd, di Ascoli Bene Comune e di Ascolto & Partecipazione -. Un gesto che non può essere liquidato come una “ragazzata”: si tratta di un atto vile, codardo e violento che colpisce la dignità della persona e, con essa, l’intera comunità. Come opposizione consiliare intendiamo affermare con forza tre punti fondamentali: Solidarietà alla vittima. Esprimiamo infatti la nostra piena e sincera vicinanza alla giovane coinvolta. La comunità ascolana non deve lasciare sola chi viene colpita da un’aggressione così meschina e dolorosa. Richiesta di chiarezza e responsabilità. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine, che stanno conducendo le indagini per identificare i responsabili, e auspichiamo che si giunga rapidamente a individuare gli autori. Una volta accertate le responsabilità, riteniamo necessario che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge, affinché simili episodi non restino impuniti. Prevenzione ed educazione al rispetto. È indispensabile promuovere percorsi educativi nelle scuole sul valore del rispetto reciproco, sulla responsabilità delle parole e sul contrasto alla violenza di genere. Servono azioni concrete di prevenzione, come maggiore cura degli spazi pubblici, illuminazione adeguata e strumenti di controllo che scoraggino gesti vandalici e offensivi. Proponiamo la costruzione di un patto civico condiviso tra istituzioni, associazioni e scuole, per ribadire che l’insulto e l’umiliazione non possono trovare alcun spazio nella nostra città. Condanniamo con fermezza questo episodio e ribadiamo che la dignità delle persone non è mai negoziabile. È responsabilità di tutti, a partire dalle istituzioni, costruire una comunità in cui simili atti non trovino terreno fertile e vengano respinti con forza».

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